Come afferma lo scrittore ed imprenditore statunitense Seth Godin “Fare promesse e mantenerle è un bel modo di costruire un brand”.
Da sempre i marchi sono stati i segni distintivi di qualsiasi brand, ed è per questo che la costruzione del marchio vero e proprio, del suo design, della scelta dei colori e del carattere distintivo risulta di primaria importanza, in modo che diventi riconoscibile presso i potenziali clienti e che questi ultimi associno al marchio dei sentimenti positivi e si crei fidelizzazione. È quindi una risorsa preziosa da tutelare e valorizzare.
Sin dall'antichità il marchio è stato un segno distintivo di proprietà, attraverso sigle, firme, loghi simboli, si "bollava" qualsiasi cosa, per poterlo rendere unico e riconoscibile.
Questi antichi Marchi erano riconducibili ai nostri brand contemporanei, che ora come allora, contengono un'infinità di informazioni sulla storia del prodotto e della griffe ad esso abbinata e del suo proprietario.
Si pensi solo alle anfore che venivano spedite in tutto il mondo, marchiate e sigillate con il nome del produttore, la località di provenienza e spesso il porto di partenza, proprio come oggi continuiamo a fare con l'etichettatura di vini, oli e quant'altro.
Alcune antiche città commerciali romane conservano una serie di reperti interessanti che mettono in luce questo aspetto. Non a caso a Priverno, importante antico crocevia di traffici tra l'entroterra ed il mare nel basso Lazio, il prossimo 7 luglio, nell'Auditorium Santa Chiara, verrà presentata la mostra "Mettiamoci la Firma. Entra in scena il marchio", realizzata dai Musei Archeologici di Priverno, proprio per celebrarne la storia e la sua essenzialità.
Nella storica chiesa barocca appartenuta al Monastero delle Clarisse, oggi sala polivalente, in mostra una bella campionatura di antichi materiali ‘firmati’, tanti oggetti del vivere quotidiano che conservano firme, sigle, loghi, simboli, scritte.
Marchi che raccontano storie antiche, ma che introducono anche nuove iniziative moderne, di imprese artigiane eccellenti, fortemente legate al territorio di appartenenza e che hanno preso ispirazione proprio dal patrimonio archeologico custodito nei suoi Musei.
In quella sede, durante l'opening, la stilista Lisa Tibaldi Grassi,CEO di Lisa Tibaldi Terra Mia, presenterà il suo nuovo marchio "Privernum collection" che unisce, in un connubio vincente, Arte e Storia, Antico e Contemporaneo.
Un marchio ad hoc che identifica accessori moda e home design, realizzati con materiali e lavorazioni di alto artigianato (lavorazione della stramma, pelle, tessitura, stampa, ceramica, ecc.), ispirati dal raffinato repertorio archeologico, romano e medioevale, del sistema museale urbano di Priverno.
Privernum collection sarà il Land Ambassador della storia millenaria di un Territorio, del suo patrimonio artistico, del suo tessuto produttivo di eccellenza, delle sue potenzialità turistico-attrattive, in una versione assolutamente all'avanguardia.
Perché anche Privernum collection vuol dire
#AmolamiaTerra
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